Seconda guerra mondiale | Riassunto - Scuola e cultura (2024)

La Seconda guerra mondiale ebbe le sue origini nella situazione di crisi causata dalla Prima guerra mondiale e nello sviluppo dei nazionalismi che ne conseguirono.

Dopo la Prima guerra mondiale, la diplomazia europea si era mossa in chiave antitedesca, fino al 1925 quando, con gli accordi di Locarno, la Germania riconobbe la pace di Versailles e fu accolta nella Società delle Nazioni.

In questo clima di pacificazione l’Italia cercò accordi con Francia e Regno Unito e il patto di Roma con la Jugoslavia permise l’annessione di Fiume. Il clima durò pochi anni perché Italia, Germania e Giappone, ritenendo gli accordi troppo penalizzanti, iniziarono una politica revisionista e la Germania e il Giappone si ritirarono dalla Società delle Nazioni.

La diplomazia non riuscì a contrastare l’ascesa tedesca mentre l’Italia coltivava il suo imperialismo con la conquista dell’Etiopia (guerra d’Africa, conclusasi in meno di un anno nel 1936). Durante la guerra civile spagnola (1936-39), nazismo e fascismo intervennero a fianco dei conservatori di Francisco Franco; Germania e Italia fondarono l’Asse Roma-Berlino esteso successivamente al Giappone. Anche l’Italia uscì dalla Società delle Nazioni e la Germania incominciò la sua campagna di annessioni, prima con l’Austria e poi con la Cecoslovacchia.

Agli inizi del 1939, Hitler chiese alla Polonia Danzica mentre l’Italia occupò l’Albania; Germania e Italia firmarono il Patto d’acciaio con cui le due potenze si promettevano aiuto reciproco in caso di guerra. Anche l’URSS di Stalin firmò con Hitler un trattato di non aggressione.

L’inizio della guerra

Quando la Germania invase la Polonia, Francia e Regno Unito, alleate della Polonia, dichiararono guerra alla Germania mentre l’Italia mantenne lo Stato di non belligeranza e il Giappone si dichiarò neutrale per quanto riguardava la guerra in Europa. Dopo l’invasione tedesca della Polonia, Germania e Unione Sovietica perfezionarono il loro accordo, accordandosi per la spartizione della Polonia e l’espansione dell’influenza sovietica nel Baltico con l’annessione di fatto di Estonia, Lettonia e Lituania. 450.000 ebrei polacchi furono rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi.

Il conflitto durò sei anni (1939-1945), ma due furono le caratteristiche globali della guerra, il coinvolgimento della popolazione civile e la battaglia dell’Atlantico.

A causa del progredire dei mezzi aerei, le popolazioni subirono gravi danni perché potevano essere colpite anche se molto distanti dalle zone di scontro degli eserciti; celebri i tentativi dei tedeschi di usare armi missilistiche innovative (per esempio le V2 sganciate su Londra e Anversa).

La battaglia dell’Atlantico (la locuzione si deve a Winston Churchill) praticamente si protrasse sul piano navale e aereo per tutti i sei anni del conflitto, raggiungendo il suo apice fra il 1940 e il 1943. Inizialmente la motivazione del conflitto da parte tedesca fu la necessità di ostacolare il rifornimento di approvvigionamenti provenienti dagli USA a Gran Bretagna e (successivamente) all’Unione Sovietica.

A partire dal 1943, grazie alla loro schiacciante superiorità di mezzi, all’impiego di strumenti (radar e sonar) e a tattiche innovative, la situazione volse a netto favore degli Alleati fino alla definitiva sconfitta tedesca.

L’entrata in guerra dell’Italia

Il rifiuto della Finlandia di cedere alcune basi all’Unione Sovietica portò invece alla guerra tra le due nazioni, conclusasi con la capitolazione della Finlandia, che però si difese con forza e riuscì a mantenere l’indipendenza. Nel frattempo la Germania occupò la Norvegia e la Danimarca e annientò in pochi mesi le difese francesi dopo aver occupato Paesi Bassi e Belgio; governi collaborazionisti vennero instaurati in Norvegia da Quisling e in Francia dal maresciallo Pétain a Vichy.

L’Italia entrò in guerra a fianco della Germania il 10 giugno 1940.

La guida del governo inglese venne assunta da Winston Churchill, che sostituì lord Chamberlain, mentre a Londra, il generale Charles De Gaulle annunciò la resistenza francese, organizzando un governo in esilio nelle colonie francesi in Africa.

Forti delle sorti della guerra, Germania, Italia e Giappone firmarono il Patto Tripartito, al quale aderirono Romania e Ungheria. La Germania cercò di attuare anche l’invasione del Regno Unito, ma la battaglia aerea fu favorevole agli inglesi che si giovarono del radar, ancora ignoto ai tedeschi. Il fallimento della battaglia aerea d’Inghilterra ebbe conseguenze risolutive sull’esito della guerra perché il Regno Unito mantenne il controllo aereo della Manica. Nel frattempo la guerra divampò anche in Africa dove i tedeschi riuscirono a ridimensionare il contrattacco inglese grazie soprattutto all’abilità del generale Rommel.

L’Operazione Barbarossa e Pearl Harbour

Alla presidenza degli Stati Uniti d’America venne intanto rieletto Franklin Delano Roosevelt che fece approvare dal senato la legge Affitti e prestiti con la quale il Regno Unito poté usufruire delle risorse dell’industria statunitense, legge estesa poi l’anno successivo anche all’Unione Sovietica. Roosevelt e Churchill firmarono la Carta Atlantica, che fissava gli obiettivi comuni nel conflitto contro i nazisti.

Nel frattempo la Seconda guerra mondiale continuò a essere favorevole ai tedeschi che occuparono Bulgaria, Grecia e Jugoslavia, ma Hitler, nel timore di un intervento sovietico contro la Germania, decise di invadere l’URSS e nel giugno del 1941 Germania e Italia dichiararono guerra all’Unione Sovietica; i russi adottarono una grandiosa ritirata strategica che portò i tedeschi a esaurire le risorse in un’avanzata senza effetti pratici; arrivati a Mosca in condizioni di logoramento estremo, i tedeschi non seppero reggere alla controffensiva russa. Nello stesso periodo, il Giappone dichiarò guerra agli Stati Uniti e al Regno Unito: nel dicembre del 1941 i giapponesi attaccarono senza preavviso Pearl Harbor e iniziarono la loro politica di espansione nell’Asia orientale.

Nel frattempo i tedeschi continuarono le deportazioni degli ebrei nei territori occupati e 300.000 ebrei polacchi di Lublino furono inviati nei campi di sterminio. La Francia libera venne occupata dai tedeschi e la flotta francese si autoaffondò nel porto di Tolone. Dopo la distruzione di gran parte delle loro corazzate, gli USA costruirono a ritmo accelerato le portaerei e cambiando la tattica bellica riuscirono a sconfiggere i giapponesi nelle battaglie delMar dei Corallie delleMidway, sventando la minaccia diretta verso l’Australia.

La ritirata tedesca in Russia e la Repubblica di Salò

All’inizio del 1943 la controffensiva russa contro i tedeschi portò alla vittoria di Stalingrado, vittoria che segnò la fine dell’impulso offensivo tedesco, iniziando la guerra di esaurimento, a tutto vantaggio della coalizione anglo-russo-statunitense. Nella disfatta nella steppa russa furono coinvolte anche truppe italiane. Dopo che la campagna di Russia segnò una svolta nella guerra, si tennero importanti conferenze nelle quali gli alleati definirono i piani per lo sviluppo della guerra. Nel convegno di Casablanca, Churchill, Roosevelt e i francesi De Gaulle e Giraud decisero tra l’altro lo sbarco in Sicilia.

In Italia, Mussolini venne rovesciato dal Gran Consiglio fascista (25 luglio 1943), arrestato per ordine del re Vittorio Emanuele III e sostituito dal maresciallo Badoglio che inizialmente dichiarò la continuazione della guerra a fianco dei tedeschi, che assunsero però il controllo della penisola.

All’inizio di settembre Badoglio firmò l’armistizio con gli alleati e lasciò Roma insieme al re; i tedeschi occuparono l’Italia e Mussolini, liberato dai tedeschi, costituì a Salò la Repubblica sociale italiana che controllava l’Italia settentrionale. Ebbe inizio allora la lotta partigiana coordinata dal Comitato di liberazione nazionale (CLN) e in ottobre il governo italiano di Badoglio dichiarò guerra alla Germania. Nella Repubblica di Salò si tenne il processo contro i gerarchi contrari a Mussolini nella seduta del Gran Consiglio del luglio 1943, processo conclusosi con la condanna a morte, tra gli altri, di Galeazzo Ciano e di De Bono.

Lo sbarco in Normandia

In Italia le truppe alleate che avevano cominciato a risalire la penisola liberarono Roma mentre i tedeschi, abbandonata l’Italia centrale, si attestarono sulla linea gotica lungo l’Appennino tosco-emiliano; dopo pochi mesi, però, la resistenza tedesca fu annientata e gli alleati continuarono la marcia verso il nord. Nel frattempo, per alleggerire la pressione tedesca, richiesero l’apertura di un nuovo fronte e gli alleati al comando di Eisenhower sbarcarono il 6 giugno in Normandia e iniziarono la riconquista della Francia che fu conclusa in pochi mesi, dando inizio all’attacco finale alla Germania.

Nel luglio 1944 Hitler scampò all’attentato organizzato dal colonnello von Stauffenberg.

Badoglio formò il governo di unità nazionale, con tutti i partiti che facevano parte del CLN e il governo italiano fu riconosciuto dall’Unione Sovietica. Vittorio Emanuele III affidò la luogotenenza al figlio Umberto; Bonomi venne nominato capo del governo.

Seconda guerra mondiale | Riassunto - Scuola e cultura (1)

Lo sbarco in Normandia fu un episodio di svolta per la Seconda guerra mondiale, di cui restano numerose testimonianze e monumenti presso le spiagge francesi denominate in codice Omaha beach e Utah beach

Hiroshima e Nagasaki: fine della Seconda guerra mondiale

Sul fronte occidentale, gli Alleati stabilirono una prima testa di ponte sulla destra delReno mentre l’URSS iniziava la battaglia di Vienna. Caduta la capitale austriaca iniziarono la battaglia di Berlino, presa il 2 maggio, dopo il suicidio di Hitler (30 aprile). Il 7 maggio, a Reims, fu firmata la resa senza condizioni della Germania agli angloamericani; il giorno successivo, a Berlino, quella ai russi. In Estremo Oriente le sorti della guerra erano già mutate nel 1943 e la conquista delle Filippine aprì la via all’invasione dello stesso Giappone: dopo l’occupazione di Iwo Jimagli americani sbarcarono nelle isole Okinawa. Seguì l’occupazione della Birmania e il controllo sul cielo cinese, ma il Giappone continuò a battersi e capitolò solo dopo l’esplosione, autorizzata dal presidente statunitense Truman, della bomba atomica sulle città di Hiroshima (6 agosto) e Nagasaki (9 agosto). La resa fu firmata pochi giorni dopo.

Cronologia della Seconda guerra mondiale

22 maggio 1939 – Patto d’acciaio: Italia e Germania firmano un accordo di alleanza politica, diplmatica e militare in caso di conflitti.

24 agosto 1939 – Patto Molotov-Ribbentropp: i ministri degli Esteri di Germania e URSS firmano un patto di non aggressione che prevede anche, in segreto, la spartizione della Polonia.

1° settembre 1939 – La Germania invade la Polonia e la occupa con una guerra lampo, seguita poco dopo dall’Unione Sovietica: inizia la Seconda guerra mondiale.

30 novembre 1939 – L’URSS dichiara guerra alla Finlandia per il rifiuto di cedere alcune basi militari: guerra d’inverno.

9 aprile 1940 – La Germania invade e occupa Danimarca e Norvegia e poche settimane dopo anche Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, accerchiando la Francia.

10 giugno 1940 – I tedeschi iniziano l’occupazione di Parigi e l’Italia entra in guerra contro gli Alleati per non rischiare di rimanere esclusa dai privilegi dei vincitori: Mussolini è convinto di una imminente vittoria tedesca.

22 giugno 1940 – Armistizio di Compiègne: la Francia settentrionale e occidentale resta ai tedeschi, quella centro-meridionale rimane indipendente e retta dal governo di Vichy, un governo fantoccio.

6 aprile 1940 – L’Italia perde i suoi territori africani dopo aver tentato di attaccare gli inglesi in Egitto.

27 settembre 1940 – Patto tripartito fra Germania, Italia e Giappone: riconoscimento delle rispettive aree di influenza (Europa, Mediterraneo, Estremo Oriente).

28 ottobre 1940 – L’Italia avvia la campagna di Grecia, pensando a una facile vittoria, ma viene respinta: solo l’intervento delle forze tedesche riesce a ribaltare le sorti della campagna.

11 marzo 1941 – Lend lease: accordo tra USA e Regno Unito per la cessione a titolo gratuito o con pagamento dilazionato di materie prime, beni industriali e materiale militare dai primi ai secondi.

22 giugno 1941 – Operazione Barbarossa: la Germania invade l’Unione Sovietica per eliminare una grande potenza e ottenere territori da sfruttare, ma dopo aver conquistato Mosca viene costretta a ritirarsi dal contrattacco russo che approfittò del sopraggiungere dell’inverno, per il quale solo i russi sono ben equipaggiati.

7 dicembre 1941 – Attacco di Pearl Harbour: gli aerei giapponesi attaccano e distruggono le navi da battaglia americane al porto di Pearl Harbour, provocando l’ingresso in guerra degli Stati Uniti.

1942 – I tedeschi intervengono in Africa in aiuto degli italiani, recuperando la Libia ma subendo poi una battuta d’arresto decisiva a El Alamein, che li costrinse a lasciare i territori conquistati.

fine 1942-inizio 1943 – I tedeschi subiscono una pesante sconfitta nella regione di Stalingrado: i russi iniziano a spingere la ritirata tedesca.

9 luglio 1943 – Sbarco degli Alleati in Sicilia.

25 luglio 1943 – Destituzione di Mussolini, sostituito dal generale Badoglio alla guida del governo.

3 settembre 1943 – L’Italia firma l’armistizio con gli Alleati, inizialmente in segreto.

8 settembre 1943 – I tedeschi scoprono il voltafaccia e attaccano le truppe italiane sia in Italia sia nel resto d’Europa, facendo numerosissimi morti e prigionieri e liberando Mussolini, per metterlo a capo della Repubblica sociale italiana di Salò, nei territori italiani occupati dai tedeschi.

5 giugno 1944 – Liberazione di Roma da parte degli Alleati.

6 giugno 1944 – Sbarco in Normandia: gli Alleati iniziano la liberazione della Francia.

27 gennaio 1945 – I sovietici entrano nel campo di concentramento di Auschwitz e procedono alla liberazione dell’Est europeo dirigendosi verso Berlino.

6-9 agosto 1945 – Il presidente Truman ordina il lancio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki per porre fine alla tenace resistenza giapponese e così alla Seconda guerra mondiale.

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